Oggi è la mia festa. Benedetta
Bianchi Porro nel ricordo della madre
Carmela Gaini Rebora
EDB, fuori catalogo
La prima volta che sentii
parlare di Benedetta Bianchi Porro fu all’oratorio durante gli incontri settimanali organizzati dalla parrocchia per (gli allora) giovani delle scuole
medie; avevo dodici anni ed ero sempre curiosa dei consigli e degli
approfondimenti di lettura che scaturivano da quei pomeriggi passati con gli
animatori più grandi e il parroco. E lì Benedetta fu presa ad esempio per la fede e la forza
spirituale che la aiutarono enormemente quando scoprì, nel 1956 all’età di
ventanni, di essere affetta da una malattia genetica.
Da tempo il morbo, quando
non ancora diagnosticato, le aveva già causato sordità e problemi alla vista, questo
però non le aveva impedito di iscriversi con grande anticipo all’università - appena
diciassettenne - portando a termine poi, certo tra grandi sacrifici, tutti gli
esami della facoltà di Medicina.
Il decorso della malattia
infatti fu lento e doloroso, e la portò gradualmente e poi per cause esterne
(errori durante gli interventi chirurgici...) alla totale infermità, sordità e
cecità.
L’unico modo che le
permetteva di seguire la quotidianità famigliare e lo scambio di parole con chi
la veniva a trovare era l’alfabeto tattile; fondamentale fu poi come detto la
spiritualità, l’umiltà e la comunione con Dio, che sentiva vicinissimo.
Questo libro contiene
brani del diario di Benedetta e i ricordi della madre che risponde a domande
della curatrice della raccolta.
Il diario di Benedetta,
iniziato nel maggio del 1944, riporta i pensieri di una bambina prima e poi,
via via, le riflessioni di una ragazza che sta diventando donna, per terminare
con pensieri puramente incentrati sulla fede, in cerca di conforto durante i
difficili momenti della malattia.
Credo che la storia di Benedetta
possa essere tenuta ad esempio anche da chi non sia necessariamente credente, è
infatti prima di tutto un grande esempio di come si possa reagire alle
disgrazie della vita riuscendo a restare forti e lucidi con grande volontà.
9/10
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