Il
buio oltre la siepe
Harper
Lee
Feltrinelli,
8 €
Lo lessi per la prima volta a 14 anni e rimase nella mia memoria come un libro commovente che mi fece capire il concetto di diversità e razzismo.
Ma
riletto quest’estate a 32 anni suonati, e nonostante Barack Obama “urli” in
quarta di copertina che consiglia (appunto) questo romanzo contro ogni razzismo
e discriminazione, devo ammettere che non mi è piaciuto. Non metto in dubbio la
valenza sociale della storia in sé, pubblicata per la prima volta nel 1960, in
un periodo della storia americana che vide una lunghissima serie di
manifestazioni e battaglie pro-diritti civili, ma a parer mio a livello
narrativo è un miscuglio di ricordi ed episodi d’infanzia di due fratellini che
semplicemente crescono, si fanno più consapevoli e lasciano per sempre il tempo
dell’infanzia.
I
concetti di diversità e razzismo ci sono, ben spiegati, ma occupano un 20% del
racconto totale, in una narrazione piatta e lentissima. Ci sono tantissimi
spunti di riflessione, come il rapporto con i genitori, l’importanza del vivere
in sintonia reciproca con gli altri, ecc... ma sicuramente la mia “maturità” (ahahah!!)
culturale a distanza di 18 anni, mi ha fatto
notare alcune pecche, dato che ad esempio gli argomenti di riflessione sono
trattati in maniera superficiale e sempliciotta.
E
quindi mi chiedo: ma Barack Obama non ha trovato davvero nient’altro da consigliare sull’argomento?
6/10
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