venerdì 7 gennaio 2005

"Equilibrium" di Kurt Wimmer


Trama: nel regno di Libria possedere un libro, un dipinto o qualsiasi oggetto è vietato, e ogni cittadino deve assumere una sostanza che prende il nome di “Prozium”. Questa sostanza ha l’effetto di annullare completamente i sentimenti e le emozioni. Ogni trasgressore viene perseguito legalmente e se necessario eliminato.

Curioso come in America questo film sia stato presentato: mi è capitato di vedere stampata su alcune locandine la dicitura «Forget “The Matrix”!», ma personalmente più che dimenticarlo questo film me lo ha fatto ricordare.

Anche se l’ambientazione è completamente differente (in “Matrix” gli uomini vivevano in una dimensione parallela creata tramite le loro menti collegate a dei computer), la lotta tra il bene e il male in cui un solo uomo cerca di combattere l’oscuro signore dominatore assoluto delle menti dei suoi cittadini, è ugualmente ritrovabile nel film di Wimmer.

John, il protagonista, dopo una prima diffidenza, accetta di salvare l’umanità dall’oppressione spacciata come “pace”, così si da il via a mirabolanti combattimenti in cui le arti marziali la fanno da padrone e le pallottole dei cattivi vengono schivate come in “Matrix”, con la differenza che lì almeno Neo possedeva una sorta di potere paranormale, mentre in questo film John non è che un semplice umano.

La sequenza finale in cui John viene ripreso in primo piano è molto simile anch’essa a quella finale di “Matrix”, in cui poi però Neo prende il volo con pugnetto teso a mo’ di super-eroe.

L’annullamento dell’emozioni (qui grazie all’assunzione di un medicinale), l’ho ricollegato al film “L’uomo che fuggì dal futuro” di George Lucas in cui gli uomini non possono provare amore per il partner che gli viene assegnato né tanto meno qualsiasi altra emozione.

Altro elemento scopiazzato è l’accanimento sui libri, dipinti, ecc… di tutti quegli oggetti, insomma, che in “Fahrenheit 451”, diretto da François Truffaut, erano vietati e bruciati in giganteschi roghi. Le stesse inquadrature in cui i pompieri appiccano il fuoco si posso ritrovare in “Equilibrium”.

Anche se la prima parte del film sembra essere molto interessante, l’evolversi poi della storia ha rivelato molti, anzi, troppi elementi in comune con i tre film già citati.

L’arrivo poi del personaggio interpretato da Emily Watson, veramente sprecata in questo ruolo, ha gettato altra inutile carne sul fuoco.

Da vedere se amate i film di fantascienza oppure se volete farvi del male.

5/10

P. S.: Non trovate che anche le locandine si somigliano un po’? Stessi cappotti, le armi in pugno, stessa posa statica, foschia alle spalle, capello impomatato il primo e calvo il secondo…