mercoledì 20 novembre 2013

Il buio oltre la siepe [letture estive 2/3]


Il buio oltre la siepe
Harper Lee
Feltrinelli, 8 €

Lo lessi per la prima volta a 14 anni e rimase nella mia memoria come un libro commovente che mi fece capire il concetto di diversità e razzismo.
Ma riletto quest’estate a 32 anni suonati, e nonostante Barack Obama “urli” in quarta di copertina che consiglia (appunto) questo romanzo contro ogni razzismo e discriminazione, devo ammettere che non mi è piaciuto. Non metto in dubbio la valenza sociale della storia in sé, pubblicata per la prima volta nel 1960, in un periodo della storia americana che vide una lunghissima serie di manifestazioni e battaglie pro-diritti civili, ma a parer mio a livello narrativo è un miscuglio di ricordi ed episodi d’infanzia di due fratellini che semplicemente crescono, si fanno più consapevoli e lasciano per sempre il tempo dell’infanzia.
I concetti di diversità e razzismo ci sono, ben spiegati, ma occupano un 20% del racconto totale, in una narrazione piatta e lentissima. Ci sono tantissimi spunti di riflessione, come il rapporto con i genitori, l’importanza del vivere in sintonia reciproca con gli altri, ecc... ma sicuramente la mia “maturità” (ahahah!!)  culturale a distanza di 18 anni, mi ha fatto notare alcune pecche, dato che ad esempio gli argomenti di riflessione sono trattati in maniera superficiale e sempliciotta.
E quindi mi chiedo: ma Barack Obama non ha trovato davvero nient’altro da consigliare sull’argomento?

6/10

giovedì 14 novembre 2013

Bassure [letture estive 1/3]


Bassure
Herta Müller
Feltrinelli, 8 €

Anche quest’anno vacanze a settembre! E prima di partire ho cercato in libreria delle letture maneggevoli da portarmi dietro con facilità. Una delle scelte è caduta su questo piccolo romanzo pubblicato per la prima volta nel 1982 in Romania, da un’autrice che poi nel 2009 ha vinto anche il Nobel per la Letteratura (e io che ero rimasta a Doris Lessing!). A fare da voce narrante è la bambina protagonista, alter ego della scrittrice, che in 19 capitoli ci presenta la sua famiglia, l’ambiente e la società rurale in cui vivono e la sua crescita da adolescente a donna che lavora.
I soggetti di ogni capitolo non sono però il frutto di ricordi spensierati e nostalgici, ma al contrario mettono in evidenza le bassezze (bassure appunto) della vita quotidiana e dei rapporti famigliari: c’è tantissima solitudine ed isolamento nei personaggi che entrano in scena nei racconti; la natura e gli animali onnipresenti, e in stretto legame con la bambina protagonista, si spingono oltre la bellezza bucolica e diventano mostruosi, sinistri (i funghi sono velenosi, il cane abbaia perché è terrorizzato, i gerani fioriscono come fiori di carta, la nebbia forma una foschia torbida, la notte che avviluppa il paese è nera e cupa, ecc.).
Indubbiamente è un libro ben scritto, pieno di metafore che vanno lette attentamente, ma l’atmosfera che permea ogni pagina mi ha lasciato addosso un grande senso di disagio...
Ne uscirebbe un bel film stile francese, di quelli minimalisti dei fratelli Dardenne, chissà!

7/10