domenica 22 novembre 2009

I libri del Dr. Seuss e quello di Sarah Felberbaum

I libri del Dr. Seuss

L’uovo di Ortone | Ortone e i piccoli Chi! | Prosciutto e uova verdi | Il gatto e il cappello matto [tutti editi da Giunti]

Il Dr. Seuss (letto “suss”), autore di piccoli libriccini di tanti anni fa, mi è capitato sotto mano per caso in biblioteca ed è strano come da bambina non abbia letto proprio nulla di suo...

Quello che mi ha colpito favorevolmente delle sue storie, oltre ai disegni buffi e colorati in maniera essenziale, sono le morali che si ricavano alla fine delle avventure (sempre in rima) dei suoi personaggi: due fratellini capiranno che non si devono dire le bugie ai genitori e tanto meno fidarsi degli sconosciuti; gli antipatici amici di un timido e generosissimo elefante si renderanno conto che anche l’essere vivente più microscopico ha la stessa importanza di loro grandi e adulti; che gli impegni presi si mantengono fino alla fine; che l’unione fa la forza e così via con tantissimi spunti da cui partire per dare ai più piccoli validissimi insegnamenti di vita divertendosi e soprattutto usando pochissime parole che riescono però a descrivere in maniera lineare concetti universali.

20/10 per il Dr. Seuss!!!

Baby Vogue

Sarah Felberbaum

Marsilio, collana Farfalle, 11 €

L’esordio letterario dell’attrice Sarah Felberbaum si concentra sulle incomprensioni amoroso-affettive di due giovani affetti da un’insofferenza cronica per le naturali dinamiche della vita.

Nonostante siano (a detta loro) entrambi progenie di famiglie assai benestanti, e nonostante abbiano entrambi lavori promettentissimi e lucrosissimi di cui vanno fieri e soddisfatti i due hanno la malsana abitudine di soffermarsi insistentemente su certe menate segaiole quali: lei ha un amante e io non la sento mia; io voglio i miei spazi e quindi voglio stare solo; io sono depressa e ho bisogno di fare shopping; i nostri genitori non ci capiscono; noi due non scopiamo, perché?; ho bisogno di più Prozac.

Ecco, al di là di queste analisi pseudo psicologiche e sociali che ti triturano il cervello, il bello è che nemmeno lo stile di scrittura pare essere, se non buono, almeno sufficiente. E’ troppo grossolano e l’alternarsi nella storia dei due punti di vista - femminile e maschile - tende ad avere sempre e comunque una pendenza verso uno sguardo fin troppo femminilizzato, e quando parla lui mi è sembrato di leggere i discorsi di una pappamolla appassita...

...?

sabato 7 novembre 2009

Assortimento

Una famiglia americana

Joyce Carol Oates

Marco Tropea Editore, 18 €

I Mulvaney rappresentano la tanto agognata american way of life e tutti, nella piccola cittadina in cui vivono, li guardano o con una certa invidia o con compiacimento. Perché loro ce l’hanno fatta, loro sono i Mulvaney!

Ma quella patina di rispettabilità, di armonia, di pace e benessere decade inesorabilmente scoprendo, in concomitanza di un terribile episodio che ha per oggetto l’unica figlia femmina, la realtà di una famiglia che in verità è ben lontana dall’essere perfetta.

Verranno alla luce voglie sanguinose di vendetta, crolli psicologici, vizi, rancori; insomma l’incapacità di affrontare i problemi e di restare una famiglia unita.

I sogni si sgretolano e nemmeno un relativo lieto fine può cancellare 506 pagine affette da logorrea acuta in cui ogni membro della famiglia, nessuno dei quali spicca per simpatia, ha eretto un muro di astio/indifferenza verso quello o quell’altro famigliare. Così non ci troviamo più di fronte ai “MULVANEY” ma solo a una famiglia americana come tante piena di difetti e con poche certezze...

6½/10

Push. La storia di Precious Jones

Sapphire

Rizzoli, fuori catalogo

Recuperato in biblioteca il libro è stato da poco trasposto al cinema ma a quanto pare a nessuno è venuto in mente di ristamparlo prima dell’uscita del film...

Siamo negli anni ’80. Precious vive con la madre nei bassifondi di New York, è un’adolescente di colore, obesa, analfabeta e già madre a 12 anni perché vittima di violenze paterne.

La madre la picchia, la tratta come una schiava e ne abusa a sua volta.

Un quadro di degrado totale e di assenza di sentimenti fa da sfondo alla storia di questa ragazzina, ma qualcosa cambierà quando Precious deciderà di studiare sul serio, recuperare gli anni persi, di istruirsi per avere un futuro e scappare da una famiglia che le ha usato solo violenza.

Scritto in forma diaristica il libro non è di facile lettura, sia per il linguaggio grossolano e privo di sintassi - che denuncia maggiormente lo stato di degrado in cui Precious è sempre cresciuta - sia per la crudezza degli episodi di vita della ragazzina.

A leggerlo mi sono resa conto che la storia di Precious è quella che mi ha colpita e messa a disagio più di tante decadenti e brutali lette fino ad ora (ad esempio “Requiem per un sogno” di Selby Jr.); però l’ultimo duro colpo di scena verso il finale poteva anche essere risparmiato, in questo modo mi è sembrato veramente eccessivo fare oggetto Precious di un’ulteriore disgrazia.

6½/10

L’amante indiano

Carolyn Slaughter

Tea Due, 8.60 €

N’altra sola...

Isabel approda nell'India degli anni '20 al seguito del marito (ufficiale dell'esercito inglese) dopo esserselo sposato come ultima spiaggia prima di cadere nel tedio di una vita borghese.

Dato che lui è impegnato fin da subito sul fronte di battaglie sanguinose, lei si fa l'amante identificandolo così su due piedi con un medico indiano coltissimo e ricchissimo visto solo una volta (in lontananza) al suo arrivo.

Poi succede che lei si ammala e lui la assiste durante i deliri malarici. Scontatamente il medico è attratto in maniera spropositata dal fulgore di questa giovine inglesina e si trattiene a stento dal possederla lì immediatamente sul lettino della convalescenza.

Seguono improbabili avventure dei due tra la vegetazione lussureggiante di un'India in preda a rivoluzioni e attentati per l'indipendenza dal colonialismo (addirittura lei decide di diventare medico!), fino a quando riappare il redivivo marito che, in quell'anno di lontananza da casa, dice di averla sempre fatta pedinare e quindi di aver scoperto i suoi intrallazzi amorosi.

Egli rivendica poi maggiormente con orgoglio il suo essere cornuto mettendo in piedi macchinazioni poco probabili che porteranno Isabel dritta in manicomio; ma la buon'anima dell'infermiera (caduta dal cielo, credo) la aiuta a scappare mentre il medico è soggetto a tremende torture perché accusato di terrorismo.

I due, riunitisi, fondano un ospedale (?!) e lei gli rivela di essere pure gravida.

Peggio di così.

2/10

Confessioni di una maschera

Yukio Mishima

Feltrinelli, 7.50 €

Affascinata dal suicidio teatrale di questo autore avevo capito che mi sarebbe stato utile, per conoscere qualcosa della sua vita, partire dal romanzo “Confessioni di una maschera”.

In realtà il libro presenta solo vaghi accenni a episodi autobiografici di Mishima, avendo come attenzione principale lo sviluppo sessuale del protagonista (alterego di Mishima stesso) e la presa di coscienza della sua omosessualità.

Ho trovato tutto il racconto veramente pesante, pieno di analisi introspettive, crucci a non finire sulla propria vera identità celata dietro una maschera di irreprensibilità, continui giochi psicologico-sessuali per mettere alla prova le proprie reali tendenze. In totale un autoanalisi che non mi interessava seguire perché attratta, io come lettrice, più verso un racconto generico dell’esistenza di Mishima piuttosto che dalle sue inclinazioni ed esperienze sessuali.

Praticamente ho sbagliato libro...

...

Middlemarch

George Eliot

Oscar Mondadori, Mondadori, 9.80 €

Effetto Roipnol

Leggevo due righe e mi addormentavo... leggevo due righe e mi addormentavo...

[sì, ok che avrei dovuto dargli una chance in più, impegnarmi e bla bla bla, però vi GIURO che non ho intenzione di parcheggiare tra gli scarti questo romanzo della Eliot. Ritenterò.]

martedì 3 novembre 2009

Boys don't cry | Lasciami entrare | The millionaire | Arrivederci ragazzi



Boys don’t cry

Kimberley Peirce, 1999

Basato sulla vera storia di Teena Brandon - una transgender di soli 21 anni assassinata a colpi d’arma da fuoco da due conoscenti nel 1993 - il film presenta una marea di anacronismi rispetto alla vera vicenda di questa ragazza e di tutti quelli che ne furono coinvolti.

Non badando alle licenze narrative il racconto è comunque toccante e durissimo nella assurda violenza che fa da contrappunto a tutta la storia. E’ angosciante seguire gli ultimi giorni di vita di una ragazza che voleva solo affermarsi per quello che in realtà si sentiva fin da bambina, e vedere che capita proprio nel posto sbagliato per farlo: un paesino del Nebraska pieno di fanatici razzisti dalla mentalità retrograda...

Consiglio di leggere però le numerose pagine (sia in italiano che in inglese) a lei dedicate in internet e a guardare su You Tube “The Brandon Teena Story”, un documentario diviso in parti in cui la maggior parte delle persone che furono coinvolte sono lì intervistate, così da avere un quadro più chiaro di questa vicenda che comunque nel film è romanzata.

8/10

Lasciami entrare (Let the right one in)

Tomas Alfredson, 2008

Tratto dal romanzo di Jon Lindqvist il film ne rimane abbastanza fedele pur apportando diversi tagli che ne sconclusionano un poco la trama. E’ anche lento ma gli argomenti di base - l’amicizia tra due ragazzini diversi e il vampirismo atipico - insieme all’ambientazione notturna nel bianco accecante della neve svedese lo rendono un film discreto.

Non capisco però perché il protagonista debba avere sempre il moccio al naso...

7/10

The millionaire (Slumdog millionaire)

Danny Boyle, 2008

Vincitore assoluto degli Oscar 2009 “The millionaire” mette in scena temi sociali (sfruttamento di minori, povertà, malavita) che non possono non toccare lo spettatore; se poi ci si aggiunge una eterna storia d’amore tra due giovani che si cercheranno per tutta la vita allora è facile che il film soddisfi tutti quanti.

E’ un film poetico, a volte ironico, con un’ottima colonna sonora e girato con un buon uso dei flash-back, ma l’ho trovato un po’ troppo compiacente: insomma, a chi non piacerebbe essere al posto di quel ragazzo anonimo che riesce a diventare milionario? Così, trovandoci tutti a parteggiare per lui - poveraccio orfano che si è costruito una vita rispettabile solo con le proprie forze tra agghiaccianti realtà - si finisce per trovare il film spettacolare, meraviglioso e fargli vincere un botto di Oscar...

scontato

Arrivederci ragazzi (Au revoir les enfants)

Louis Malle, 1987

Ringrazio calorosamente colui il quale ha scritto la trama sul retro della custodia del suddetto dvd: c’è scritto tutto, ma proprio TUTTO, il film!

A parte questo “piccolo” inconveniente ho guardato rapita questa pellicola di un bel po’ di tempo fa in cui, sullo sfondo delle leggi razziali e delle deportazioni durante la II Guerra Mondiale, nasce e si consolida l’amicizia tra due ragazzini studenti in un collegio cattolico.

Uno dei due però è un ebreo lì nascosto con la complicità degli stessi frati che dirigono l’istituto.

E’ un film sull’amicizia, una denuncia ai pregiudizi razziali e la storia della crescita traumatica di giovani ragazzi ingenui che si ritrovarono uomini consapevoli dopo aver assistito alle atrocità della guerra. Commovente e durissimo il finale.

Lo consiglio vivamente.

8/10