venerdì 28 febbraio 2014

Venivamo tutte per mare

 
Venivamo tutte per mare
Julie Otsuka
Bollati Boringhieri, 13 €
 
Costruito basandosi su vere testimonianze, il romanzo di Julie Otsuka racconta di una realtà poco conosciuta: quella delle tantissime donne e ragazze giapponesi che nel 1800 e per buona parte del ‘900 venivano date in moglie, spesso dalle famiglie d’origine, a connazionali residenti in America in cerca di una compagna con cui costruire una famiglia.
La curiosità del romanzo è che non ha un unico punto di vista, ma è un romanzo corale dove tutte le donne parlano e interagiscono con il lettore identificandosi con il pronome “noi”; sono un’unica entità che attraverso brevi capitoli racconta delle disgrazie, le difficoltà, le felicità e le soddisfazioni di una vita trascorsa in una civiltà diversissima dalla loro.
Oltre a raccontare degli sforzi, spesso inutili, per loro di integrarsi con gli occidentali, le donne raccontano della vita coniugale, del lavoro e della crescita dei figli in America.
Questo romanzo, nonostante il contesto storico lontanissimo dalla mia vita, alla fine analizza argomenti universali in cui qualsiasi donna si può immedesimare: la maternità, la crescita dei figli, il rapporto tra sesso e sentimenti, il legame con il compagno che si è scelte per la vita, l’influenza del lavoro sulla vita quotidiana e sui rapporti famigliari.
E’ stata una lettura toccante e poetica, ve la consiglio!
 
8/10

venerdì 21 febbraio 2014

Per chi suona la campana


Per chi suona la campana
Ernest Hemingway
Biblioteca Economica Newton, edizione fuori catalogo
 
Robert è un americano che ha deciso di militare con i partigiani contro il governo di Franco, e sui monti spagnoli incontra lei, reduce da brutte esperienze di prigionia. E’ subito amore (dopo 2 ore finiscono a letto), ma lui ha un obiettivo da raggiungere: abbattere un ponte che è controllato dall’esercito franchista; quindi per decidere con il gruppo di partigiani come e quando far saltare il ponte inizia una sequela di flussi di coscienza (del protagonista) e discorsi collettivi sulla politica, la vita e il futuro di tutti loro che sono di una pallosità abominevole.
Spesso tutto il gruppo finisce per litigare e le discussioni prendono una piega dal tono gangster, tipo Robert De Niro in “Taxi Driver” (“Stai parlando con me???”); per via di tutti questi discorsi nel romanzo non ci sono descrizioni, ma solo una tiritera di dialoghi, e quelli sentimentali tra Robert e la ragazza trovano il loro culmine erotico nella parola “coniglietto”... coniglietto???
Sinceramente da Hemingway (che non avevo mai letto) mi aspettavo una prosa molto più fluente e l’erotismo, di cui ho letto tanti commenti, in cui dicevano che era sempre presente nei suoi libri, se si riduce a epiteti alquanto stupidi, beh... allora lo trovo un autore sopravvalutato sotto molti aspetti.
Poi non ha certo aiutato la traduzione datata anni ‘40 della Newton and Compton, famoso editore ecnomico, economico in tutto...
 
5/10

mercoledì 5 febbraio 2014

Gomorra [letture estive 3/3]


Gomorra
Roberto Saviano
Mondadori, 10.50 €
 
Qualche settimana fa ho finito di leggere il terzo libro che mi ero portata in vacanza. L’avevo iniziato effettivamente lì, ma non essendo proprio una lettura “da spiaggia” avevo preferito dedicarmi alle altre due letture e lasciare questo per il rientro a casa. Avendolo però trovato un testo un po’ pesante ho impiegato un sacco di tempo per finirlo; di cosa tratta “Gomorra” non serve spiegarlo, ormai è stato pubblicato otto anni fa ed è stato oggetto di infiniti commenti e critiche. L’hanno eletto capolavoro della letteratura italiana, un’indagine sociologica fenomenale, ma come stile di scrittura a mio parere è molto fiacco, cosa che mi ha fatto procedere leeen-ta-meeen-teeeee nella lettura. Per i contenuti del testo, non c’è da giudicare. Sono rivelazioni che, avendo fondamento sugli atti processuali e sulle indagini giudiziarie, è impossibile prendere per non vere.
Mi aspettavo molto di più, perché in televisione Saviano lo trovo sempre molto accattivante, ti tiene incollato allo schermo, tant’è che su suo consiglio a “Vieni via con me” (trasmissione che aveva condotto con Fabio Fazio sulla Rai nel 2010) avevo comprato “Arcipelago Gulag” di Solženicyn (poi che non l’abbia ancora letto è un altro discorso). Quindi non mi riesco a spiegare perché Saviano sia un bravissimo oratore, molto incisivo, ma sulla carta risulti essere così PESANTE...
  
6½/10 (per lo stile)