giovedì 30 maggio 2013

La boutique del mistero


La boutique del mistero
Dino Buzzati
Mondadori, vecchia copia degli anni ’80 trovata usata per 2 €
 
I libri di Buzzati mi sono sempre piaciuti, ma su questa raccolta di racconti avevo qualche pregiudizio (i racconti sono troppo brevi per entrare in sintonia con la storia, ecc...), e invece che scoperta!!
Questo è sicuramente il libro più bello letto finora in questo 2013, è formato da 31 racconti dallo stampo molto giornalistico – Buzzati è stato per anni cronista – che delineano appieno la complessa personalità di questo scrittore. Ogni racconto è misurato alla perfezione, con la scelta accurata dei termini e della forma sintattica; con poche parole mai fuori posto e mai di troppo Buzzati racconta di vicende e avventure bizzarre, spesso cupe, ma sia che siano ambientate in paesi lontani ed esotici, sia che ci si trovi in una metropoli grigia e moderna, quello che le storie raccontano sempre è l’uomo e la sua psicologia.
Eccezionali sono gli incipit, che in una sola frase hanno già tutti gli elementi della storia, sono diretti e quasi lapidari, quindi attirano immediatamente il lettore nel racconto.
Ho trovato ciascuna storia appassionante, quindi rivaluto la mia opinione sui racconti: bastano anche solo tre pagine per delineare una storia avvincente e ben costruita, ma questo è possibile soprattutto grazie alla bravura e alla fantasia di Dino Buzzati...!
Se dovessi consigliare uno dei racconti direi “I sette messaggeri”, che è quello che apre anche la raccolta.
 
9/10

domenica 26 maggio 2013

Decades of the 20th Century


Decades of the 20th Century: 1900s - 1920s
Nick Yapp
Könemann, trovati usati a 3.45 € l’uno
 
Suddivisi in sezioni, dall’attualità alla politica, dal tempo libero al costume, ecc., questi libri fotografici sono strutturati  per dare una visione d’insieme di una intera decade. Io ho acquistato i volumi sul 1900 e sul 1920 e le fotografie inserite mostrano tutti gli aspetti di vita del periodo, mettendo in luce anche quelli più desolanti causati dai divari economici tra le varie classi sociali: ad esempio la diffusione di alcolismo, i sentatetto, la povertà, i lavori non tutelati.
Benché tutte le fotografie siano di carattere di informazione, didascaliche, non mancano comunque esempi di scatti costruiti ed elaborati secondo un certo gusto estetico. Questo è visibile soprattutto nel volume dedicato agli anni Venti.
Poco utili, e a volte insignificanti, sono le didascalie che accompagnano ciascuna fotografia e che avrebbero l’intento di illustrare meglio ciò che esse mostrano.
Nel complesso ho trovato entrambi i volumi molto utili, con essi si ha un excursus veloce ma esaustivo per immagini di un determinato periodo storico. 
 
8/10

venerdì 24 maggio 2013

Dove nessuno ti troverà

 
Dove nessuno ti troverà
Alicia Giménez-Bartlett
Sellerio, 16 
 
Il libro, basato su una storia vera - la figura leggendaria della Pastora, donna e uomo insieme che partecipò attivamente in gruppi organizzati come bandito e partigiano durante il regime di Franco e poi datosi alla macchia - è diviso in due parti: la prima è lenta e sconclusionata in cui uno psichiatra francese e un giornalista di Barcellona anni dopo la sparizione della Pastora tornano sulle sue tracce per capire e studiare il suo caso di ermafroditismo e la sua personalità; la seconda ad intercalare la prima è invece tutto sommato coinvolgente: vi si riportano i brani commoventi della biografia realmente pubblicata sulla Pastora, e sono capitoli in cui esce anche uno spaccato sociale e culturale abbastanza retrogrado della Spagna degli anni Quaranta, fatto di un clima maschilista e ostile a qualsiasi diversità.
Alla fine ammetto che mi sono trovata a saltare completamente i capitoli puramente letterari e di fantasia con protagonisti i due ricercatori, e a leggere con molto interesse quelli veri su Teresa Pla Meseguer (questo il vero nome della Pastora). Questo mi ha fatto capire che non amo molto il modo di scrivere della Giménez-Bartlett, i suoi personaggi mettono in piedi dei dialoghi inutili e hanno delle caratterizzazioni che mi hanno lasciata perplessa, in sostanza è tutto troppo ingenuo. Mentre la seconda parte del romanzo l’ho apprezzata forse proprio perché non l’ha scritta lei...!
 
5/10