martedì 3 novembre 2009

Boys don't cry | Lasciami entrare | The millionaire | Arrivederci ragazzi



Boys don’t cry

Kimberley Peirce, 1999

Basato sulla vera storia di Teena Brandon - una transgender di soli 21 anni assassinata a colpi d’arma da fuoco da due conoscenti nel 1993 - il film presenta una marea di anacronismi rispetto alla vera vicenda di questa ragazza e di tutti quelli che ne furono coinvolti.

Non badando alle licenze narrative il racconto è comunque toccante e durissimo nella assurda violenza che fa da contrappunto a tutta la storia. E’ angosciante seguire gli ultimi giorni di vita di una ragazza che voleva solo affermarsi per quello che in realtà si sentiva fin da bambina, e vedere che capita proprio nel posto sbagliato per farlo: un paesino del Nebraska pieno di fanatici razzisti dalla mentalità retrograda...

Consiglio di leggere però le numerose pagine (sia in italiano che in inglese) a lei dedicate in internet e a guardare su You Tube “The Brandon Teena Story”, un documentario diviso in parti in cui la maggior parte delle persone che furono coinvolte sono lì intervistate, così da avere un quadro più chiaro di questa vicenda che comunque nel film è romanzata.

8/10

Lasciami entrare (Let the right one in)

Tomas Alfredson, 2008

Tratto dal romanzo di Jon Lindqvist il film ne rimane abbastanza fedele pur apportando diversi tagli che ne sconclusionano un poco la trama. E’ anche lento ma gli argomenti di base - l’amicizia tra due ragazzini diversi e il vampirismo atipico - insieme all’ambientazione notturna nel bianco accecante della neve svedese lo rendono un film discreto.

Non capisco però perché il protagonista debba avere sempre il moccio al naso...

7/10

The millionaire (Slumdog millionaire)

Danny Boyle, 2008

Vincitore assoluto degli Oscar 2009 “The millionaire” mette in scena temi sociali (sfruttamento di minori, povertà, malavita) che non possono non toccare lo spettatore; se poi ci si aggiunge una eterna storia d’amore tra due giovani che si cercheranno per tutta la vita allora è facile che il film soddisfi tutti quanti.

E’ un film poetico, a volte ironico, con un’ottima colonna sonora e girato con un buon uso dei flash-back, ma l’ho trovato un po’ troppo compiacente: insomma, a chi non piacerebbe essere al posto di quel ragazzo anonimo che riesce a diventare milionario? Così, trovandoci tutti a parteggiare per lui - poveraccio orfano che si è costruito una vita rispettabile solo con le proprie forze tra agghiaccianti realtà - si finisce per trovare il film spettacolare, meraviglioso e fargli vincere un botto di Oscar...

scontato

Arrivederci ragazzi (Au revoir les enfants)

Louis Malle, 1987

Ringrazio calorosamente colui il quale ha scritto la trama sul retro della custodia del suddetto dvd: c’è scritto tutto, ma proprio TUTTO, il film!

A parte questo “piccolo” inconveniente ho guardato rapita questa pellicola di un bel po’ di tempo fa in cui, sullo sfondo delle leggi razziali e delle deportazioni durante la II Guerra Mondiale, nasce e si consolida l’amicizia tra due ragazzini studenti in un collegio cattolico.

Uno dei due però è un ebreo lì nascosto con la complicità degli stessi frati che dirigono l’istituto.

E’ un film sull’amicizia, una denuncia ai pregiudizi razziali e la storia della crescita traumatica di giovani ragazzi ingenui che si ritrovarono uomini consapevoli dopo aver assistito alle atrocità della guerra. Commovente e durissimo il finale.

Lo consiglio vivamente.

8/10

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