domenica 10 febbraio 2008

Letture di sfida



Mattatoio n. 5 (o La crociata dei bambini)

Kurt Vonnegut

Universale Economica Feltrinelli, Feltrinelli, 7 €

Volendo sapere qualcosa di più sul bombardamento di Dresda, sono arrivata per vie traverse a questo romanzo tra i più famosi di Vonnegut.

Purtroppo, nonostante lo stesso autore si dichiari fieramente come uno dei pochissimi sopravvissuti a quell’assurdo bombardamento, e nonostante “Mattatoio n. 5” venga ogni volta ripresentato come uno dei massimi documenti antimilitaristi e di grande pregio commemorativo per quel tragico accadimento bellico, il romanzo in sé contiene ben poche informazioni, ben pochi spunti reali su quel pacifismo così sbandierato, ben poca “serietà” nei confronti dei fatti narrati.

L’avvenimento fulcro del libro è inframmezzato ad altri molto faceti e a volte penosamente ridicoli a carattere fantascientifico e d’avventura; tutto questo sposta l’attenzione su ben altri argomenti tant’è che delle ore cruciali di Dresda se ne racconta davvero poco, mentre per tutto il resto nel racconto c’è fin troppo spazio.

Allo stesso tempo non credo che proprio quei siparietti comici servano all’autore per smorzare gli orrori visti e per sfuggire a una realtà troppo dura e assurda; a mio parere si ha l’effetto contrario: seguire il protagonista nei suoi viaggi interstellari come prigioniero di extraterrestri è assai patetico e insignificante quanto sorbire le sue sfighe famigliari negli anni.

Insomma, Vonnegut voleva scrivere un libro sul bombardamento di Dresda? Sì. E allora perché non l’ha fatto, rifilando ai lettori questo romanzo scritto malissimo in cui c’è di tutto tranne che proprio di quell’incursione aerea?

Altamente sopravvalutato

img113/7002/pennacan3.jpgLa passione secondo Thérèse

Daniel Pennac

Universale Economica Feltrinelli, Feltrinelli, 6.50 €

Mi sto auto flagellando per aver scoperto, proprio adesso!, di aver letto il volume sbagliato *seguono imprecazioni di vario tipo* perché questo è l’ultimo e NON il penultimo della serie come avevo sempre pensato (sbagliando).

Non so dov’era il mio cervello mentre lo pescavo dalla pigna dei libri non letti...

Beh, poco male. Uno in meno!

Anche perché, pur avendo saltato un episodio, la saga non sembra essere andata molto oltre in fatto di intrecci tra i personaggi e accadimenti cruciali. Benjamin è ancora il capo tribù con il cagnaccio con l’alitosi; le sorelle e la fidanzata sono impegnate con nuovi marmocchi nati, opere di carità e litigi di vario tipo; i fratellini piccoli sono lasciati un po’ in disparte (nonostante ormai siano quasi adolescenti, non hanno ancora molta voce in capitolo), e gli amici strambi pescati dai sobborghi parigini infestano ancora casa Malaussène.

Ci scappa un’altra volta qualche morto volutamente ammazzato, e si dà il via alle indagini caserecce per scoprire l’assassino di turno, a cui ovviamente ci si arriverà con il solito happy-end.

Questa volta sono riuscita anche a star dietro al lessico intricato di Pennac e a non perdermi per strada in preda a convulsioni linguistiche incomprensibili.

E sono arrivata anche a formulare un’ipotesi: non sarà mica Benjamin Malaussène a portare sfiga a tutta la famiglia...?

Peggio che La Signora in Giallo!

6/10

I libri sono stati letti rispettivamente per “La sfida dei libri non letti” e “La sfida della seconda possibilità” per il gruppo Readers Challenge.

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