sabato 27 febbraio 2010

Furore | Il gioco del trono | Il gusto del cloro

Furore

John Steinbeck

Best seller Tascabili, Bompiani, 9.50 €

La famiglia Joad, poverissima e senza più casa, parte su un furgone scassato dall’Oklahoma per raggiungere la terra promessa: la California, dove si dice che c’è abbondanza di lavoro, ricchezza e dignità per tutti, unico posto vivibile in quello sfacelo della Grande Depressione.

I Joad percorreranno la famosissima Route 66 fra difficoltà immani e privazioni di ogni tipo, mentre la famiglia si disgrega, la tensione diventa sempre più palpabile e l’approssimarsi delle verdi e rigogliose terre californiane rivela in realtà che il sogno di una nuova vita dignitosa è e resterà, appunto, solo un sogno.

All’impresa di questa famiglia il libro affianca capitoli pedagogici sulla situazione politica ed economica dell’America di quegli anni, capitoli in cui prosegue la descrizione della perdita della speranza e del montare dell’odio tra persone sfruttate e sofferenza persistente, scenari tristi e desolanti di un passato attualissimo.

8/10

Il gioco del trono - Le cronache del Ghiaccio e del Fuoco vol. 1

George R. R. Martin

Le grandi saghe Fantasy, Urania, 7.50 € [edizione conforme all’originale americano, si trova solo in edicola]

Il tomo primo di questa saga mi ha accompagnata per tutta l’estate e l’autunno del 2009, lunghissime sono state le ore di lettura (sé vabbeh, lo ammetto che ho letto nel frattempo anche un sacco di altre cose, come mio solito...) ma mi sono sorpresa nel constatare che, pur non amando le epopee infinite suddivise in “quattrocento” volumi (per arrivare a leggere la parola fine de Le Cronache dobbiamo aspettare ancora un imprecisato numero di volumi), questa serie fantasy mi ha tenuta incollata alle pagine.

Numerosissimi sono i personaggi e gli intrecci che li vedono protagonisti in intrighi di corte, politici e sentimentali; tutto nel mondo dei Sette Regni è complesso: dalle descrizioni di ambienti, vestiario, azioni belliche, alle dinastie e ai casati regnanti e non - con tanto di appendice in fondo al volume per rinfrescare la memoria su chi sia quel cavaliere piuttosto che quella ragazzina - fino ad arrivare al punto forte del libro, cioè le psicologie dei protagonisti davvero realistiche e attraverso le quali impari a conoscere ognuno di loro, caratteristica che ha giovato a favore di questo primo capitolo dato che non mi aspettavo da un “fantasy” con presenza (seppur irrisoria e sporadica) di draghi e magia nera una tale profondità e meticolosità nella messa in scena di personalità così sfaccettate.

Altra particolarità di questa serie sono le scelte attuate dall’autore in merito alla fine dei suoi personaggi, se uno di loro deve morire non aspettatevi che questo venga prontamente salvato in extremis... no, nelle Cronache questo non succede, di conseguenza niente è scontato.

E l’incalzante alternarsi dei punti di vista, in base ai quali vengono poi suddivisi i capitoli del libro, ti spinge ad andare sempre più in là, ancora più in là durante la lettura; cosa succederà a Tyrion rinchiuso nell’allucinante prigione di casa Arryn? E la giovane Arya, rimasta sola con l’unica difesa del suo spadino di legno? Per non parlare di quella caga cazz... oh, scusate... di quella insopportabile Principessa Daenerys, al momento il personaggio più odiato della serie ma che inspiegabilmente attendevo con curiosità di rincontrare tra le pagine della storia, vuoi per il suo passato travagliato e la presenza di un fratello despota e quasi pazzo, vuoi per il suo inserimento in un clan di “selvaggi” così distanti da lei, ma non sicuramente per il suo carattere un po’ frignone...

Questo è quanto, ricordatevi però una cosa: come è scritto a pag. 775 qui “non ci sono eroi”, perché “nella vita sono i mostri a trionfare”. Ecco, qui in sostanza di guerrieri invincibili non ne troverete. Troverete solo un mondo di uomini che vivono o sopravvivono ad eventi creati e condizionati da loro stessi.

In totale, la vita vera.

9/10

Il gusto del cloro

Bastien Vivès

Black Velvet, 18 € [sono tanti ma sono spesi bene!!]

Verruche? Qui non si prendono.

In una piscina pubblica due giovani ragazzi si incontrano per caso. Non sappiamo i loro nomi e i loro appuntamenti settimanali si basano soprattutto sul linguaggio corporeo che su grandi discorsi per conoscersi meglio.

L’atmosfera ovattata e tranquilla che dà l’acqua e la costruzione stessa delle tavole mono colore (verde acqua) ti danno l’impressione di star davvero galleggiando con i due protagonisti nella stessa piscina.

Bellissima e da apnea la sequenza finale dove entra in gioco anche un po’ d’irrealtà...

Aspetto con impazienza il seguito (“Dans mes yeux”).

9/10

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