Per chi suona la campana
Ernest
Hemingway
Biblioteca
Economica Newton, edizione fuori catalogo
Robert
è un americano che ha deciso di militare con i partigiani contro il governo di
Franco, e sui monti spagnoli incontra lei, reduce da brutte esperienze di
prigionia. E’ subito amore (dopo 2 ore finiscono a letto), ma lui ha un
obiettivo da raggiungere: abbattere un ponte che è controllato dall’esercito
franchista; quindi per decidere con il gruppo di partigiani come e quando far
saltare il ponte inizia una sequela di flussi di coscienza (del protagonista) e
discorsi collettivi sulla politica, la vita e il futuro di tutti loro che sono
di una pallosità abominevole.
Spesso
tutto il gruppo finisce per litigare e le discussioni prendono una piega dal
tono gangster, tipo Robert De Niro in “Taxi Driver” (“Stai parlando con
me???”); per via di tutti questi discorsi nel romanzo non ci sono descrizioni,
ma solo una tiritera di dialoghi, e quelli sentimentali tra Robert e la ragazza
trovano il loro culmine erotico nella parola “coniglietto”... coniglietto???
Sinceramente
da Hemingway (che non avevo mai letto) mi aspettavo una prosa molto più fluente
e l’erotismo, di cui ho letto tanti commenti, in cui dicevano che era sempre
presente nei suoi libri, se si riduce a epiteti alquanto stupidi, beh... allora
lo trovo un autore sopravvalutato sotto molti aspetti.
Poi
non ha certo aiutato la traduzione datata anni ‘40 della Newton and Compton, famoso
editore ecnomico, economico in tutto...
5/10
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