sabato 18 agosto 2007

Tutto manga (o quasi...) prima parte

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“Happy mania” n. 10 (di 11): ci si avvicina al grande finale, per il quale almeno non è previsto il matrimonio tra Shigeta e Takahashi. Il secondo in fatti si è sposato con Takako, la pazzoide che l’ha seguito fin dall’altra parte del Giappone. Non capisco però come mai lui abbia accettato le nozze nonostante gli sia ritornata la memoria e abbia capito che Takako in realtà aveva raccontato un fracco di balle. Ma tant’è...

La migliore amica di Shigeta intanto è ritornata col marito abbandonato durante il pranzone del loro matrimonio, e la nostra protagonista che fa? Si è innamorata di un babbo che lavora alla terme in cui lei si trova per una vacanza.

E’ un circolo vizioso che non fa manco più ridere.

La storia sta andando troppo verso il sentimentale con l’elemento indicativo che le scene di sesso sono scomparse e, a costo di ripetermi, ora assomiglia troppo all’ultima deludente serie di “Sex and the city”.

Tutto già detto, tutto già visto.

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“Berserk Collection” n. 31: numero già recensito nella puntata precedente, ma in versione regolare (n. 61 e 62).

Trovarmi in mano un tankobon dal formato identico a quello che esce in Giappone mi ha fatto sorgere un dubbio: ma i lettori giapponesi a leggersi questa sfilza di 208 pagine in cui non succede NULLA, non si annoiano? Io sì. Tanto che il numero in questione non l’ho nemmeno finito di (ri)leggere.

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“Nana” n. 31: ecco svelati nuovi retroscena sulla famiglia di Nana O. ad opera dei due investigatori privati assoldati dalla rivista Search.

Interessante sapere che, nonostante le mie funeree congetture, Nana O., sparita si presume dopo la nascita della bambina di Hachi, è viva e si nasconde da qualche parte in Gran Bretagna - quindi in questo numero si ritorna per un paio di pagine al presente.

Nel riassunto introduttivo di Max Brighel ho potuto finalmente sapere che Hachi al momento attuale è incinta di cinque mesi e Ai Yazawa si è, alla buon ora, ricordata di disegnare il ventre un po’ arrotondato. *applauso*

Nelle prime pagine ho notato che tutti i componenti dei Blast e dei Trapnest sono un tantino agitati sull’incazzato andante. Dopotutto il tour, la registrazione del nuovo album, gli impegni pubblicitari alla lunga stancano, e ora i Blast si apprestano a terminare un party per i fan, con grande orrore di Misato nel momento in cui apprende che la sorellastra di Nana O. è fra il pubblico.

Diciamo che per il resto il pezzo forte sono le rivelazioni sulla famiglia Osaki, e che l’albo è purtroppo impregnato dei soliti discorsi a vanvera. Il disegno poi in questo numero mi sembra un po’ calato come qualità.

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“Nana” n. 32: per una volta “Nana” si legge a velocità supersonica grazie ai 3/4 di volume occupati dagli inutili siparietti extra (letti solo un paio di volte dall’inizio della serializzazione) e da un racconto con protagonista Nobu.

Il numero in sé è così scarno che potevano benissimo aumentare il formato dell’albo precedente. Non trovate?

Sì, lo so che sono sempre lì a lamentarmi quando si tratta di questo manga, ma è più forte di me!

Comunque per una volta tanto appoggio la presa di posizione di Hachi che parte risoluta alla ricerca della madre di Nana O.

Il racconto che si intitola “Nobu” permette di avere una panoramica sulla situazione relazionale fra i vari membri dei Blast prima del successo, per passare poi all’arrivo di Hachi e l’immancabile ri-presentazione del discorso tra Takumi e lo stesso Nobu riguardo la paternità del bambino di Hachi.

L’insicurezza e la nullità presenti nel personaggio di Nobu sono, in quel frangente, così palesi da essere quasi ridicole. Se ne ha poi la conferma nel momento in cui rivela, progettando il suo futuro, di non sapere nemmeno se riuscirà a mantenere economicamente la sua attuale fidanzata. Bah.

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“La finestra di Orfeo” n. 2: torbido, losco e angoscioso questo bellissimo manga della Ikeda. Come nelle scatole cinesi ogni personaggio con un ruolo attivo nella vicenda è collegato ad un altro da strani e complicati legami nascosti - siano essi puramente sentimentali o ai danni di un terzo, quarto o quinto personaggio della storia.

Insomma, sono tutti in combutta l’uno con l’altro, e in più questo numero vede il palesamento dell’omosessualità di alcuni compagni di classe di Julius. Questo provoca una serie di equivoci che sicuramente complicheranno ancora di più in futuro la vita della protagonista: presentandosi come maschio, non sarà difficile dedurre che sarà proprio lei l’oggetto del desiderio di quei compagni [tanto per infierire ancora di più!]. E anche il bel Klaus, nonostante sia fidanzato con la perfida Arlaune, pare proprio essere fra quelli. Anche perché aveva scorto Julius passare sotto la famosa torre...

Ho notato che, come in “Versailles no bara”, anche in questa storia firmata Ikeda il mio personaggio preferito è un altro disgraziato e tristissimo: la servetta Gertrud. La poverina è segretamente innamorata di Julius e, tentando di emulare le belle damine che frequentano casa Alensmeier (è il cognome di Julius, eh), non fa altro che imbroccare una figuraccia dietro l’altra per finire a pelare patate fino a mezzanotte.

Tuttavia la sorellastra maggiore di Julius ha in serbo qualcosa per lei...

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“Slam Dunk Deluxe” n. 6: grossi cambiamenti in questo nuovo episodio.

La rissa tra Ryota Miyagi e Mitsui, che coinvolge praticamente tutti i presenti nella palestra, non è delle solite viste - qualche calcio, un paio di pugni e qualche battuta per sciogliere la tensione - no, la gang di Mitsui picchia forte e tra testate, calci in bocca e scopettoni spaccati in testa, il sangue sprizza a fiotti e l’odio vero, non quello da competizione classico nello sport, prevale quasi fino alla fine del numero.

Dopo tutto questo marasma, tra l’altro diretto e disegnato come i migliori film d’azione, il basket riprende possesso della storia per raccontare il passato di Mitsui. Ed è proprio in quest’ultima parte che si nota un altro cambiamento, questa volta nel disegno davvero molto migliorato rispetto alle precedenti pagine, meno spigoloso, più fluido. Già si intravede quello che sarà il tratto di “Vagabond”.

Solo un consiglio alla Planet Manga: direi che quelle quattro striminzite e sfocate paginette a colori potrebbero anche essere pubblicate in b/n, tanto non si vedrebbe la differenza. Talmente sono stampate da cani.

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“Bordello delle muse” n. 1-2 di Gradimir Smudja: i lavori di Smudja, illustratore iugoslavo da tempo residente a Lucca, sono una continua scoperta per il lettore. L’autore ripropone in questa serie (di cui per ora sono stati pubblicati solo i primi due volumi) la vita del pittore Henri de Toulouse-Lautrec in un continuo susseguirsi di citazioni pittoriche, situazioni sarcastiche e umoristiche e di vita quotidiana della Francia durante la Belle Epoque.

Se il primo volume è più una panoramica della società “alternativa” frequentata da Toulouse-Lautrec con qualche accenno a gettare le basi di una narrazione più personale e analitica riguardo il protagonista, il secondo volume entra invece nel vivo della narrazione diventando meno frammentario e abbandonando di tanto in tanto il carattere tagliente delle sagge e acute osservazioni di Lautrec per virare più verso il romanticismo e la poesia.

Infatti nel primo volume, “Al Moulin-Rouge”, si trovano in una sorta di suddivisione in capitoli gli artisti più importanti del periodo, descritti e ritratti in apparenza in maniera anonima ma in realtà contornati da piccoli accorgimenti ironici e perfidi a rivelare, a una seconda osservazione, il loro carattere e le loro più bizzarre manie: da Auguste Rodin a Cézanne, da Degas [addirittura ritratto con indosso tutù, calzamaglia e punte!] a Monet, da Gauguin a VanGogh. Questi ultimi sono anche i due accompagnatori di Toulouse-Lautrec durante la narrazione, e che lo seguiranno anche nel capitolo successivo “Mimì & Henri”, dove il pittore si innamora ricambiato della Mimì del titolo, una ragazza di umili origini.

Quest’ultima storia, come già detto, ha una struttura più narrativa e vira sul romanticismo favolistico per intrecciarsi a quella vera di personaggi come Tolstoj - di cui si dice ad esempio che si ispirò alla persona di Mimì per il personaggio di Anna Karénina.

Realtà e finzione quindi percorrono le pagine di questa serie d’autore, le cui tavole sono delle illustrazioni che valgono da sole gli interi volumi. Dipinte interamente a mano, quelle del secondo episodio toccano punte di lirismo suggestivo anche perché accompagnate da testi tanto incantevoli.

“Bordello delle muse” e una vera chicca, sfogliatelo soltanto e ne rimarrete rapiti.

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“Blood alone” n. 2: ottimo seguito per questo manga di nuova pubblicazione. Viene svelata una piccola parte del passato di Kuroe, mentre il rapporto tra il ragazzo e la piccola Misaki si fa più chiaro, con tanto di scenate di gelosia e lievi effusioni romantiche. Malizioso quanto basta a confermare la mia supposizione: tra i due protagonisti ci sarà sicuramente in futuro qualcosa di più “concreto” [e mi ricorda molto il rapporto tra Louis e Claudia nel romanzo “Intervista col vampiro” di Anne Rice], cosa non strana anche perché mi sembra di capire che Kuroe tempo addietro, cioè nel passato appunto svelato, si era già spinto un po’ oltre nei confronti della sorella. Non dico che sia un personaggio pervertito, perché questi elementi lo rendono, a mio parere, una figura ancora più attraente.

Purtroppo devo ammettere di essere rimasta un po’ delusa dalla mancanza o quasi di informazioni che anche questa volta non sono date riguardo la comunità nascosta di vampiri presente in città. Il ritorno in scena di Higure, il ragazzino vampiro, dà sì alcuni chiarimenti ma troppo criptici.

Questo è però sicuramente un punto a favore del manga: troppe rivelazioni farebbero scemare il mio entusiasmo durante la lettura. ;-)

10 e lode alla perfidia di Kuroe nell’ultima pagina che chiude il volume.

Ho notato, cosa che mi era sfuggita nel primo numero, che le pagine hanno una cornice nera quando le tavole illustrano scene notturne, mentre bianche quando la storia si svolge durante il giorno.

P.s.: a breve sarà pubblicato in Italia il n. 3, ma - ORRORE! - in Giappone a giugno è uscito appena il n. 4. Non ditemi che la serie sarà interrotta...!

[A domani con l'ultima parte - Emma 5, Happy Mania 11, Il gatto del rabbino di Sfar e Strangers in Paradise 10]

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