giovedì 6 aprile 2006

"Hanayori Dango" n. 44-45 di Yoko Kamio



La Kamio continua imperterrita a infierire sulla relazione tra Tsukushi e Domyoji.
Già non bastava il tentato omicidio ai danni di Domyoji, e no! ci voleva anche la perdita di memoria con conseguente disperazione di tutti i protagonisti.
Hanayori Dango” è uno tra i manga che preferisco, lo seguo fin dal primo numero pubblicato nel 2002; la realtà surreale che la Kamio ha creato sulla carta credo sia perfetta in tutte le sue sfaccettature, nelle quali l’irreale comico è ben proporzionato con pagine nelle quali concetti come l’amore, l’amicizia e la crescita interiore (tanto per citarne alcuni) sono esposti e analizzati senza scadere nel patetico (cosa che la Yazawa non è proprio capace di fare!).
Ma, mi spiace dirlo, stavolta la Kamio c’ha un po’ troppo calcato la mano: l’episodio della perdita di memoria di Domyoji l’ho trovato superfluo. A cosa è servito? Credo solamente ad allungare la storia di un numero, dato che già si sapeva quali sentimenti profondi Domyoji provi per Tsukushi.
L’unico lato positivo è stato però l’introduzione di un nuovo personaggio femminile (Umi), che ha portato all’analisi di un altro aspetto umano che ha coinvolto anche tutti gli altri personaggi.
A tre numeri dalla fine molte cose sono ancora in sospeso, e a quanto pare Yuki sta per essere ancora presa per il culo da Sojiro. Spero si svegli in tempo.
E chissà in quale luogo Domyoji ha portato Tsukushi…?

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