martedì 6 marzo 2007

"La donna dello scandalo" di Zoë Heller

Cosa succede quando ci si innamora della persona sbagliata? E cosa si rischia quando questa persona è un adolescente e tu sei la sua insegnante quarantenne? Tutto, ma certe volte lo scandalo, la prigione, la distruzione della famiglia non bastano a fermare la passione travolgente di una donna che crede di aver sacrificato la propria giovinezza sull'altare di un matrimonio precipitoso. E così, abbandonandosi al lato più trasgressivo e devastante dell'amore, Sheba Hart è finita sulle prime pagine di tutti i giornali, ha perso il lavoro, il marito e i figli, restando sola con un'amica forse un po' troppo possessiva, la più anziana collega Barbara Covett. E sarà proprio Barbara a raccontare a un'Inghilterra indignata la storia della caduta di Sheba, rivelando, senza volerlo, un'altra e più inquietante ossessione erotica, quella segreta spirale di gelosie e desideri repressi che hanno innescato la bomba a orologeria dello scandalo. Torbido e drammatico, esilarante e provocatorio, il caso letterario che ha scioccato e fatto discutere l'Inghilterra.

Da questo libro è stato tratto il film "Diario di una scandalo" con Cate Blanchette e Judi Dench; candidato a 4 nominations per gli Oscar 2007 non ne ha però vinto nessuno.

Una lettura non facile inizialmente, troppo piatta e lineare nella narrazione di un amore proibito e delle sue conseguenze catastrofiche, ma è bastata l’ultima riga che chiude il romanzo a farmi rivalutare completamente il mio giudizio; forse troppo tardi - non tutti riusciranno ad arrivare alla fine di una storia di cui in realtà di aspetti scabrosi e ossessivi ne è esplicitata una piccolissima parte (e non come erroneamente riportato in seconda di copertina), in cui non succede praticamente nulla se non nei brevi paragrafi in cui Barbara narra degli incontri clandestini tra Sheba e il giovane alunno; in cui la quasi totalità della narrazione è scandita da lunghe digressioni personali della narratrice sulla sua condizione di donna sola.
Ma la bellezza del libro – se siete riusciti ad arrivare fino in fondo – vi accorgerete che sta nel “non detto”, negli sporadici accenni inseriti proprio in quelle divagazioni con noncuranza, di cui non ci si fa quasi caso; sono quei piccoli segnali che nascondono sentimenti e ossessioni latenti che se interpretati correttamente danno una visione agghiacciante della storia, e arrivati all’ultima pagina lo scandalo non sarà più una relazione tra una donna adulta e un ragazzino, ma qualcosa di più ambiguo e oscuro.
E a quel punto di chi è che non ci si deve fidare? Chi è da mettere sotto accusa?


“La donna dello scandalo”
Zoë Heller
Narratori stranieri Bompiani, Bompiani, 16 €

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