giovedì 1 febbraio 2007

"Emma" n. 2; "L'autoroute du soleil" di Baru - ed. La Repubblica

“Emma” n. 2: quanta delicatezza in questo manga… non c’è mai una parola di troppo, i dialoghi sono essenziali ma efficaci per il loro contenuto stringato, i personaggi si muovono da una vignetta all’altra mantenendo sempre un ferreo autocontrollo in ambienti impeccabili e disegnati con perfezione; ma sguardi e movimenti repentini denotano una certa irrequietezza di fondo, e sono proprio questi sguardi a giocare un ruolo fondamentale in questo numero in cui molte sono le sequenze “mute”, dove solo i disegni descrivono sensazioni e pensieri non detti.
La pacatezza e il ritmo molto piatto, una costante però tutt’altro che fastidiosa del manga, aumentano l’impatto dei colpi di scena sul lettore, e si segue l’improvvisa partenza di Emma, con William che cerca - correndo come un disperato - di rivederla per un’ultima volta, con più trasporto del normale. Anche perché per sapere che fine farà la relazione impossibile tra i due giovani, ci tocca aspettare due mesi…

Curiosità: anche la sovraccoperta è divisa in due come il mondo in cui vivono Emma e William: da una parte è ritratta la classe meno abbiente (sempre alle spalle di Emma) e dall’altra metà la gentry (nel primo volume c’era William, mentre in questo la defunta Signora Stoner).

img186/6858/baruse1.jpg

"L'autoroute du soleil" di Baru - ed. La Repubblica: una storia di formazione adolescenziale che fa acqua da tutte le parti.
Karim va a letto con la moglie di un malavitoso, viene beccato dal coniuge cornuto ma fa in tempo a scappare aiutato dall’ingenuo amico Alexandre.
I due, per 235 pagine, non fanno altro che scappare, scappare, scappare, scappare e sull’autostrada del Sole (francese… non quella Milano-Napoli) incontrano sempre qualcuno che dice: “Ehi, miei piccoli amici, vi aiuto io!”.
Al giorno d’oggi in autostrada alle quattro del mattino puoi trovarci, come minimo, anche Annibal the Cannibal, ma loro trovano sempre tutta bella gente disponibile...
Intanto hanno sempre alle calcagna gli scagnozzi del cornuto, quindi cosa fanno? Scappano. Ovvio.
Riescono anche a diventare corrieri della droga (a loro insaputa), a ricattare uno sfigato, a trovare delle fanciulle tettone, a circumnavigare il globo terrestre, a mettere k.o. i cattivi e a tornare a casa sani e salvi.
Fine.
E meno male.

Nessun commento:

Posta un commento