mercoledì 7 dicembre 2005

"La piccola Lola" di Bertrand Tavernier


Trama: Géraldine e Pierre non riescono ad avere figli, e decisi ad adottare un bambino si accorgono che l’iter burocratico per un’adozione in Francia è troppo lento. Partono così per la Cambogia sicuri che lì tutto sarà più facile. Ma non è come sembra…

Due infinite ore per raccontare le vicissitudini di due giovani sposi decisi ad adottare una bambina cambogiana. Due ore in cui seguiamo i due sposi attraverso le tappe e le difficoltà per riuscire ad adottare la piccola Lola, fino al sofferto e stiracchiato lieto fine (stiracchiato nel senso che nel momento in cui le luci in sala si sono accese tutti gli spettatori, me compresa, si stiracchiavano allegramente).

Due ore sono comunque troppe, tenendo conto anche che per 3/4 di film tutti i personaggi non fanno altro che piangere, disperarsi, urlare, incazzarsi e prendersi a pugni.

Belle le sequenze in cui i due coniugi registrano la loro voce su un registratore attraverso il quale “parlano” con un bambino che ancora non c’è. Bravi gli attori, in particolare i due protagonisti.

Per il resto lo si potrebbe identificare con un documentario di denuncia sociale sottoforma di film drammatico.

Da vedere se avete intenzione di adottare un bambino in Cambogia, così sapete cosa vi aspetta…

6½/10

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