mercoledì 14 dicembre 2005

"Storia di O." di Pauline Réage


Trama: O. accetta la proposta del fidanzato René che la conduce in un castello nella periferia di Parigi. Lì la giovane sarà sottomessa dagli abitanti della dimora ad ogni tipo di ordine; la sottomissione la porterà così a trasformarsi in una schiava sessuale.

Il romanzo della Réage (che in realtà era un uomo sotto mentite spoglie) nonostante si legga velocemente è condito da troppe e lunghe descrizioni (abiti, arredamento, strumenti di tortura, ecc…) che appesantiscono la narrazione. Non capisco perché ci si debba perdere in pagine descrittive, quando sarebbe stata più utile una semplice e breve carrellata degli elementi sui quali l’autrice (o farei meglio a dire autore?) si vuol soffermare, senza però cadere nella noia, e proseguire così nella narrazione.

Forse l’autrice si sofferma a lungo sull’antefatto, su quello che precede ogni scena clou in cui O. subirà il suo ruolo di schiava, così da caricare la suspance e tenere sulle spine il lettore in un crescendo di desiderio e trepidazione che culminerà poi nell’ennesima frustata o violenza carnale.

Che poi, ad esser sinceri, le violenze subite da O. sono sempre uguali: una frustata e via, una sveltina sulla poltrona del soggiorno e via, che fantasia…

Mi aspettavo molto di più da un romanzo che viene definito un capolavoro della letteratura erotica. Stessa definizione era stata data a “Nelle sue mani” di Marthe Blau, ma che a parer mio si meritava solo 6½.

A proposito di “Nelle sue mani”, leggendo “Storia di O.” mi sono resa conto che gran parte della vicenda che ha per protagonista Elodie è ricalcata sulla storia di O., dai dialoghi con il padrone ai rapporti con i vari personaggi secondari (ad esempio: la coppia Elodie e la ragazza conosciuta al mare è il corrispettivo di O. e la sorella di Jacquelin), fino allo stesso svolgimento della storia.

Vi consiglierei di guardare anche il film tratto dal romanzo della Réage, credo sia migliore della versione originale cartacea, è molto più coinvolgente e i rapporti che si instaurano tra i vari personaggi (anche se nel film alcuni sono stati eliminati) sono narrati con più chiarezza.

5/10

P. S.: Se volete sapere quale voto si è meritato “Nelle sue mani” dopo che ho scoperto il plagio su cui si basa, potete cliccare sul titolo corrispondente nella lista qui a fianco.

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