martedì 4 luglio 2006

"Hanayori Dango" n. 48




Le mie aspettative sul finale di questo manga si sono rivelate per fortuna infondate; dopo gli ultimi numeri decisamente poco coinvolgenti, l’epilogo della storia è strutturato di nuovo come i primissimi numeri, e tralascia quindi episodi di scarsa importanza (vedi: ritorni a iosa di vecchi personaggi) e favorisce le descrizioni puramente psicologiche dei protagonisti (vedi: narrazione intercalata a quadretti esplicativi dei pensieri di Tsukushi).
Un ottimo finale che, nonostante lasci il lettore un poco insoddisfatto - sono esattamente passati quattro anni dal primo numero, e sinceramente mi aspettavo una conclusione più “concreta” [chi l’ha già letto capirà cosa intendo…] - è molto più realistico del solito e tralascia quel pizzico di surreale/grottesco che ha da sempre segnato questa opera, escludendo inoltre a priori anticipazioni sul futuro dei protagonisti principali che sarebbero sembrate altrimenti troppo forzate.
Ho ripreso i primi numeri, ed è interessante vedere come il tratto della Kamio, da acerbo e poco curato (per non dire bruttino) quale era all’inizio, si sia in dieci anni (il tempo reale di stesura del manga in Giappone) trasformato drasticamente perdendo quella "plasticità" che lo caratterizzava all'inizio..
Sì, è stato davvero un bel manga.
Fine…

voto complessivo: 7½/10

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