lunedì 10 luglio 2006

"L'amante di Lady Chatterley" di David H. Lawrence

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Leggerlo oggi, ormai abituati alla tv spazzatura e a qualsiasi prodotto editoriale/ cinematografico/ d’informazione scadente, questo libro conserva ancora tutti gli aspetti più scandalosi che indignarono la società inglese del 1926 - anno di pubblicazione del volume.
E’ molto esplicito e diretto nelle parti in cui si narra l’amore fisico tra Connie Chatterley e Mellors, il suo amante, guardiacaccia assunto dal nobile marito di Connie.
Nonostante questo però resta sempre in primo piano il sentimento, la passione mentale e non solo quella fisica tra i due, nelle dettagliate descrizioni sessuali si percepisce anche il vero amore che ha segnato fin da subito la loro relazione.
Anche se a volte si eccede nella volgarità fine a se stessa: non è raro, nel seguire le lunghe conversazioni tra i due amanti, rimanere basiti di fronte a epiteti - secondo me - tutt’altro che romantici che riducono il loro amore solo ad un’attrazione sessuale.
Ma il loro rapporto è fatto anche di questi impulsi “animali”, e lo si nota soprattutto dal forte richiamo che hanno entrambi verso la natura, la libertà dei sensi e mentale; e si discostano molto da tutti gli altri personaggi del romanzo legati al consumismo, al cambiamento sociale che è in atto dovuto alla Prima Guerra Mondiale terminata da pochi anni, ai soldi, alla mercificazione dei sentimenti e alla totale sterilità dei rapporti verso il prossimo.
E la sterilità non è solo psichica, ma anche reale: Sir Chatterley non può avere figli e delega l’incombenza alla moglie, che avrà così l’onere di “assoldare” un uomo che assicuri alla dinastia dei Chatterley un erede. Sir Chatterley prevarica ogni tipo di emotività mettendo in primo piano il futuro economico della famiglia. Squallido, vero?
L’amante di Lady Chatterley” non è solo un romanzo “erotico”, ma una denuncia verso il consumismo che stava già dilagando nella società inglese - ed europea - dell’epoca; ma per fortuna le ultime parole del libro sono di speranza, seppur enunciate da Sir Thomas a Lady Jane… [Sir Thomas è il nomignolo attribuito dai due amanti al pene, mentre Lady Jane è la vagina… si ritorna così al discorso sugli impulsi animali, in questo modo la dichiarazione di speranza e amore non viene fatta “col cuore”, ma con la parte più bassa dell’essere umano].

8/10

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