sabato 8 luglio 2006

"Ultimi raggi di luna - Collection" n. 2-3

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Dopo un promettente inizio, la serie ha cominciato a peggiorare seriamente dalla metà del secondo numero fino al sospirato terzo e ultimo volume.
Innanzitutto i lunghissimi dialoghi: ma quanto parlano i personaggi??? Cara Ai Yazawa, forse non hai capito la differenza tra manga/fumetto e romanzo! E’ nel secondo che si deve valorizzare il parlato e le descrizioni, nel primo - di tua competenza - a svolgere tutto ciò ci pensano, per il 60% del lavoro, i disegni.
Inoltre durante questi divertentissimi papiri da leggere, i personaggi nel clou del discorso urlano, sì, URLANO, ad esempio:

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il ragazzino sbraita “Proviamo a controllare nei negozi più costosi, quelli che trattano soprattutto il materiale d’importazione!”, la bambina invece medita estasiata… e capita sempre così, uno urla e gli altri stanno lì come se niente fosse (la vignetta va letta da destra verso sinistra).
La storia, singolare e ricca di colpi di scena, sarebbe stata decisamente avvincente se solo la si sarebbe ridotta di un bel po’, e a dilatare questa sensazione è colpa anche dei noiosissimi dialoghi.
Per non parlare della comicità fuori luogo che scatena nei personaggi, soprattutto nei momenti di maggiore intensità, delle battute davvero penose.
E’ indubbio comunque che la Yazawa riesce a esprimere con le sue matite ogni tipo di sensazione, e soprattutto nelle scene in cui ci si trova in una dimensione parallela (una sorta di purgatorio) si ha proprio l’impressione di essere circondati da un’atmosfera ovattata, dal silenzio quasi opprimente.
Il pregio maggiore è dato quindi dai bellissimi disegni, la storia è discreta ma schiacciata da soliloqui interminabili.

voto complessivo: 6/10

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