lunedì 3 luglio 2006

"La ragazza della porta accanto" di Luke Greenfield (2004)

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Capita in una noiosa domenica pomeriggio di fare zapping davanti al televisore, ed è proprio così che ho visto scorrere i titoli di testa di questo film che racchiude tutti gli stereotipi sull’ultimo anno scolastico prima del debutto al college (secondo gli americani).
Quindi via con: foto di gruppo goliardiche, scorribande in macchina, le dediche sull’annuario, il rapporto con i professori e con i genitori, le feste con gli amici, le ragazze e i passatempi dei nerd (di cui il protagonista fa parte).
Ci si diverte un po’ a vedere questo film, ma le risate sono poche e comunque non hanno troppe pretese (in film di questo tipo quante volte non avete visto la classica scena con i culi che fanno ciao-ciao appiccicati ai finestrini della macchina in corsa?); inoltre si casca sul modello “vicinona”: la “vicinona” è quella donna/ragazza che la sa più lunga del - in questo caso - nerd, al quale farà conoscere le gioie del sesso con la scusa di fargli imparare a vivere e a conoscere se stesso. Ma la “vicinona”, che è una porno-star sotto mentite spoglie, avrà qualcosa da imparare anche dal nerd di turno: capirà che fare film porno non le si addice perché in fondo è una brava ragazza.
Da quello che poteva essere un film alla “Animal House”, si precipita in un tripudio di buoni sentimenti dove si denuncia anche lo squallore della vita delle porno-star.
Citando una battuta del film: mi spiace, ma “il gioco NON vale la candela”.

5/10

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