domenica 30 luglio 2006

"Garage days" di Alex Proyas (2002)

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Sulla scia de “I Commitments” di Roddy Doyle (il libro, non il film, che non ho ancora visto), nella pellicola di Proyas si raccontano le disavventure di un gruppo di giovani che vogliono sfondare nel mondo della musica.
Molti i momenti esilaranti (soprattutto la sequenza delle allucinazioni!), aiutati anche da un montaggio veloce che fa uso di varie tecniche ultra-moderne; ottima la colonna sonora, che spazia dai Cure, ai Supergrass fino agli AC/DC, in un miscuglio di vari generi ben combinati fra loro.
Quello che però sminuisce tutto il film è il finale: dopo aver seguito le grottesche vicende dei cinque protagonisti, che insistono col dire che se vuoi fare rock devi comportarti da rock-star a tutti gli effetti, si cominciano però a vedere i primi tentennamenti: bebè in arrivo, scazzi vari, ripensamenti, depressione, ecc…
Tutto questo porterà ad un finale che penoso è dir poco! Gli ultimi minuti del quale sono dedicati ad una carrellata su tutti i personaggi con la voce fuori campo che riassume, a distanza di tempo, le successive loro mirabolanti gesta (“Memorieeeees…” - avete presente Barbra Streisand?).


6/10

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