martedì 25 ottobre 2005

"Thérèse e Isabelle" di Violet Leduc


Trama: Francia, anni ’30. Thérèse, costretta a vivere in collegio per volere della madre, stringe una profonda amicizia con Isabelle, una delle allieve della scuola. Ben presto l’amicizia fra le due adolescenti si tramuta in una passione travolgente contraccambiata da entrambe, che durerà però solo il tempo di una stagione.

Pubblicato nel 1954, il romanzo suscitò polemiche e condanne da parte della censura e della morale pubblica rimasta scioccata dal tema trattato nell’opera: l’iniziazione omosessuale della quindicenne Thérèse, in un collegio femminile, spinta e trascinata in un vortice di passione sensuale ed erotico dalla compagna di studi Isabelle.

Quella che inizialmente sembrava una semplice amicizia tra adolescenti, si trasforma rapidamente in una relazione sentimentale in cui la scoperta del proprio corpo e di nuove sensazioni segnano profondamente l’esistenza e il passaggio alla vita adulta delle due giovani che, dopo la partenza di Thérèse dal collegio, si perderanno di vista ma che ricorderanno con affetto e trasporto il breve periodo passato insieme.

Lo stile semplice della Leduc rende il racconto, narrato in prima persona da Thérèse, poetico e sicuramente non volgare, nonostante le lunghe e minuziose descrizioni degli incontri sessuali fra le due ragazze che potrebbero risultare sconce e grossolane, come spesso accade nei romanzi di questo genere; al contrario leggendo quei determinati passi si ha l’impressione di assistere all’incontro carnale tra due persone (non due donne, attenzione!) che si amano e che trovano così il modo di avvicinarsi fino al culmine in cui avranno la sensazione di fondersi l’una nell’altra.

La particolarità dello stile di questa scrittrice è dovuta sicuramente all’elemento autobiografico celato nell’opera: Thérèse è Violette Leduc.

La Leduc infatti ha tratto spesso spunto da vicende personali per creare i suoi scritti.

7/10

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