venerdì 12 maggio 2006

"La donna di Gilles" di Frédéric Fontayne (2004)

Elisa ama Gilles che ama la cognata Victorine.
Ecco il triangolo su cui si basa tutto il film, una storia che viene raccontata più per immagini “mute” che attraverso i dialoghi.
Ma avendo letto il libro, zeppo di analisi psicologiche, mi sarei aspettata qualcosa di più dal regista Fontayne, dato che con un testo del genere si ha già tutto pronto per andare in scena.
Invece i primi piani strettissimi sull’attrice che interpreta Elisa (Emmanuelle Devos), che dovrebbero da soli spiegare tutto ciò che passa nella testa della protagonista soffermandosi sulla sua mimica facciale senza sprecare così parole, non riescono ad insinuare nello spettatore delle deduzioni adeguate sulla situazione raccontata.
Sì, lo spettatore si può arrangiare, ma così sembra tutto lasciato al caso, e la (seppur bravissima) Emmanuelle Devos non riesce a fare tutto da sola.
A metà film la situazione però cambia, Gilles confessa a Elisa il suo tradimento durante uno scatto d’ira da perfetto psicopatico, e da quel momento Fontayne abbandona la struttura da film muto per dare la parola ai tre protagonisti. In questo modo chi non ha letto il libro può capire meglio l’antefatto e la mentalità dei personaggi.
Inspiegabilmente però la vicenda, da quella sequenza in poi, non viene più vista attraverso una semi soggettiva di Elisa, ma la macchina da presa comincia a riprendere tutti gli accadimenti successivi dall’esterno, distaccandosi così da quella prospettiva che dava un tocco più intimo e più analitico a tutta la storia; quindi l’odio e la rabbia che invadono Elisa sempre più chiaramente non hanno la stessa carica e incisività che avrebbero potuto avere se analizzati ancora dallo stesso punto di vista interno.
Non mi ha convinto molto questa versione in celluloide del libro della Bourdouxhe, romanzo che era sì un po’ piatto, durante il quale pochi sono gli avvenimenti che danno ritmo alla storia, ma il film è ancora più lento, noioso e ripetitivo.
Non fatevi ingannare dal trailer del film, nel quale hanno concentrato tutti i momenti clou pieni di suspance e sentimento, accompagnandoli con brani della bella colonna sonora che però durante la pellicola si sente solo a sprazzi.

6/10

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