giovedì 4 maggio 2006

"Rosso di sera" di Brunella Gasperini


Letto tutto d’un fiato!
A dispetto di “Noi e loro. Cronache di una figlia”, del quale mi era rimasto solo impresso il fastidio verso la famiglia protagonista (e autobiografica) con il suo snobismo, questo romanzo della Gasperini ha ancora la stessa ironia e voglia di vivere che caratterizza i sui racconti, e che resta anche nel narrare fatti tragici, solo un po’ dissimulata e lieve.
Rosso è il soprannome di Gianluca, un giovane Pel di carota alle prese con gli ultimi giorni di scuola prima della maturità e il primo amore adolescenziale.
Da metà racconto in poi, narrato in prima persona da Gianluca stesso, il tono scanzonato e ironico che segna tutta la prima parte della storia, lascia il posto alla rabbia, ai flussi di coscienza troppo espliciti e mirati a sottolineare l’odio e il disincanto che invade sempre di più il protagonista. Tutto questo a causa di una bruciante delusione, ma non dico di più, così magari vi viene voglia di scoprirlo da soli il seguito e chissà che continuerete a leggere tutti gli altri romanzi della Brunella.
Leggendolo mi ha fatto ritornare in mente l’ultimo anno di scuola, e l’estate dopo gli esami di maturità. Mi ha fatto però riflettere anche sul rapporto con i miei genitori, che durante i miei 18 anni era ancora un po’ difficile; mi ha commosso; mi ha divertito e al tempo stesso mi ha “illuminato” su vari aspetti della mia vita.
Nonostante sia un romanzo destinato soprattutto agli adolescenti (anche se oggi i diciottenni sono ben lontani dalla figura di Rosso), credo che letto ad ogni età dia un messaggio nuovo al lettore, più consono con il periodo che sta affrontando nel momento della lettura.
La Gasperini è davvero brava!
Devo ringraziare mia mamma che mi ha fatto leggere ai tempi della medie “Io e loro. Cronache di un marito”, ne rimasi così entusiasta che mi appropriai della sua copia (del 1976). Ormai è talmente mal ridotta, che l’anno scorso ne ho comprata una nuova della Baldini & Castoldi da maltrattare senza paura che si sbricioli in mano.

8/10

Nessun commento:

Posta un commento